QUADRATO, TRIANGOLARE O PIATTO: I DIVERSI TIPI DI TRALICCIO

I tralicci costituiscono quella che potremmo davvero definire come la spina dorsale di ogni scenografia per spettacoli, concerti o manifestazioni. Sono, infatti quelle strutture di alluminio o –meno spesso– acciaio intrecciato che sostengono la copertura del palco, sorreggono le luci, gli amplificatori dell’impianto audio e gli schermi come nel caso dell’allestimento che abbiamo realizzato per il concerto di Eros Ramazzotti.

 

I diversi tipi di traliccio si rivelano essenziali, inoltre, per il passaggio di fili e cavi elettrici che altrimenti rimarrebbero volanti, rappresentando un serio pericolo e una limitazione alla libertà di chi si deve muovere sul palco, oltre che un fastidioso ingombro estetico.

 

Ai tralicci viene affidato un compito molto importante e delicato perché si può dire che buona parte della riuscita dello spettacolo sia letteralmente sulle loro spalle.

 

Ma quanti tipi di traliccio esistono e quali sono le differenze in termini di sicurezza e funzionalità?

 

Sicurezza e funzionalità: ecco le caratteristiche più importanti per tutti i tipi di traliccio

 

Iniziamo col dire che, proprio per garantire queste caratteristiche tutti i tralicci, piatti, triangolari o quadrati devono essere:

 

  • Robusti e resistenti per garantire la riuscita dell’effetto scenico e la sicurezza di chi lavora alla messa in opera oltre che quella di chi usufruisce della scenografia, pubblico compreso.

 

sicurezza palco

Le americane sono sottoposte a importanti sollecitazioni di peso verticale e orizzontale, nel caso di raffiche di vento. Per questo motivo la loro progettazione e la realizzazione non possono mai prescindere dall’utilizzo di tecniche innovative e materiali di prima qualità, come quelli impiegati da Tekpro, che proteggono le strutture da usura e corrosione.

 

  • Leggeri e maneggevoli. La leggerezza è una condizione essenziale, non solo per evitare di aggiungere peso inutile alla struttura portante, ad esempio il palco modulare, ma anche per agevolare le maestranze nelle operazioni di installazione a permettere loro di montare la struttura in sicurezza.

 

Leggerezza e resistenza sono poi fondamentali in fase di trasporto e stoccaggio.

 

Proprio per queste ragioni le americane presentano quella particolare struttura reticolare denominata truss.

 

Si tratta di una forma che ingegneri ed esperti hanno studiati per garantire al traliccio il massimo della resistenza e della robustezza a fronte di una grande leggerezza. Ecco perché, anche di fronte a un traliccio piatto non bisogna dubitare della sua capacità di sopportare le adeguate sollecitazioni.

 

Vediamo ora quali sono i diversi tipi di tralicci presenti in commercio e realizzati da Tekpro.

 

Traliccio quadro.

 

Il traliccio quadrato è quello che meglio resiste alle sollecitazioni verticali perché la sua forma gli conferisce il massimo della stabilità. Si rivela, inoltre, particolarmente resistente alla deformazione, alla flessione e alla torsione. I tralicci quadrati consentono il sollevamento dei carichi molto importanti, però sono un po’ più pesanti dei loro omologhi triangolari. Sia la saldatura che la struttura portante –la più spessa delle quali è chiamata heavy duty– sono più grosse rispetto a quelle de tralicci piatti o triangolari. I tralicci quadri sono disponibili in diverse tipologie e misure. La nostra serie TQ 30, ad esempio, prevede tralicci a base 29 cm, mentre i tralicci quadrati della serie HL 52 hanno una struttura con base di 52 cm.

 

Traliccio triangolare

 

Il traliccio triangolare, a volte definito anche Déco per la maggiore resa estetica presenta importanti capacità di carico, resistenza e stabilità anche se non è adatto al sollevamento di amplificatori, schermi o comunque oggetti tanto pesanti quanto quelli sopportabili dai modelli quadrate. Sia le strutture che le saldature che le uniscono hanno una sostanzialità meno importante dei tralicci quadrati, ma proprio per questo risultano, in generale, meno pesanti. Anche le americane triangolari possono essere disponibili con basi di diversa misura. La nostra serie TT30, ad esempio, prevede tralicci triangolari che si distinguono per design, grande affidabilità e durata, con base 29×26 cm.

 

Traliccio piatto

 

I tralicci piatti, come quelli della nostra serie TP·30, sono i tralicci più indicati per le scenografie che non prevedono il sollevamento e il sostegno di carichi molto pesanti e situazioni di allestimento nelle quali la resa estetica è molto importante come, ad esempio, gli stand fieristici, o le installazioni architettoniche o arredative che ormai sempre più case scelgono di adottare.

 

Lo vuoi conoscere un segreto da professionisti?

 

Ora che hai visto i diversi tipi di traliccio e i modelli che Tekpro ti propone, ti sveliamo un segreto che non è facilmente intuibile ma che i veri professionisti del settore conoscono.

 

Potrebbe venir spontaneo pensare che il punto più debole di una struttura a tralicci sia il punto di congiunzione tra i diversi elementi modulari che formano il traliccio. In realtà non è così, anzi, se gli spigot usati per unire i diversi moduli dei tralicci, piatti, triangolari o quadrati sono omologati e compatibili con la struttura, quella della giuntura diventa proprio la zona più stabile e resistente.

 

È importante, però, che lo spigot sia perfettamente combaciante e integrabile con il traliccio. Per questo nostro approfondimento sull’acquisto di tralicci nuovi o usati abbiamo sottolineato l’importanza di rivolgersi a una ditta di provata affidabilità ed esperienza, come Tekpro, per evitare l’acquisto di attrezzature usate magari incompatibili con gli spigot.

 

Contattaci se hai bisogno di tralicci americana per le tue strutture e se hai dubbi sul tipo di traliccio che ti serve per la scenografia che devi allestire parlane con i nostri tecnici, ti aiuteranno a trovare il prodotto che fa per te.